IMU 2023: tutte le novità

Aggiornamenti IMU 2023: le ultime modifiche

La legge finanziaria ha introdotto nuove novità per l’IMU nel 2023. La Legge n. 197/2022 ha portato alcune modifiche all’Imposta Municipale Unica. L’IMU è un tributo da pagare per gli immobili diversi dalla prima casa, i terreni agricoli e le aree edificabili. La modifica più significativa riguarda la determinazione dell’acconto e del saldo nel caso in cui manchi la delibera comunale sull’approvazione annuale delle aliquote.

La prima novità per il 2023 riguarda l’approfondimento delle aliquote. Come spiegato in precedenza, la modifica più rilevante prevista dalla legge finanziaria 2023 riguarda le aliquote da considerare nel caso in cui manchi l’approvazione annuale da parte del Consiglio Comunale. Prima dell’approvazione della legge finanziaria 2023, se mancava la delibera sulle aliquote annuali, si applicavano le stesse aliquote dell’anno precedente.

Ad esempio, se l’aliquota approvata per il 2022 era dell’8,6 ‰, l’acconto dell’IMU da pagare entro il 16 giugno 2023 per una seconda casa sarebbe stato esattamente la metà dell’imposta annuale calcolata su quella percentuale. Quindi, se la rendita catastale della seconda casa era di € 500, l’acconto per il 2023 sarebbe stato di € 403 (metà dell’importo annuale di € 806).

Tuttavia, per il 2023 ci sono cambiamenti. Nei Comuni che non approvano le aliquote entro il 16 giugno, le aliquote “base” previste dall’art. 1, commi da 748 a 755, della Legge n. 160/2019 saranno prese in considerazione per il versamento dell’acconto. Per le seconde case, l’aliquota IMU base prevista dal comma 754, art. 1, Legge n. 160/2019, è dell’8,6 ‰. Se successivamente, ma entro il 28 ottobre, il Comune approva un’aliquota diversa da quella base, i contribuenti pagheranno l’eventuale conguaglio nella rata di saldo, da versare entro il 16 dicembre.

Esenzione IMU 2023 per immobili occupati abusivamente

Tra le novità per l’IMU nel 2023, la legge finanziaria prevede anche l’esenzione IMU per gli immobili occupati abusivamente. Secondo i commi 81 e 82 della legge finanziaria 2023, gli immobili non utilizzabili né disponibili, occupati abusivamente e per i quali è stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria, godranno di tale esenzione.

Per ottenere l’esenzione, il contribuente deve inviare una richiesta al Comune interessato entro 60 giorni, utilizzando modalità telematiche stabilite con un decreto del MEF (Ministro dell’Economia e delle Finanze), previa consultazione della Conferenza Stato-città ed autonomie locali. A partire dalla data di comunicazione, scatta l’esenzione IMU. È importante notare che il contribuente deve presentare una comunicazione simile quando cessa l’occupazione abusiva e l’immobile torna completamente disponibile.

Il comma 82 disciplina il rimborso ai Comuni per le mancate entrate derivanti da queste situazioni insolite legate alle occupazioni abusive degli immobili. È istituito un fondo con una dotazione annua di 62 milioni di euro a partire dal 2023. Le modalità di accesso dei Comuni alle erogazioni del fondo saranno stabilite con un decreto del Ministro dell’Interno, in accordo con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, previa intesa nella Conferenza Stato-città ed autonomie locali.

Esenzione IMU per gli immobili dell’Accademia Nazionale dei Lincei

Un’altra novità per l’IMU nel 2023 è l’esenzione dell’imposta per gli immobili dell’Accademia Nazionale dei Lincei, anche se non utilizzati direttamente per scopi istituzionali. Questa esenzione è prevista nei commi 639 e 640 della legge finanziaria 2023. L’Accademia Nazionale dei Lincei è una delle più antiche istituzioni scientifiche d’Europa, fondata a Roma nel 1603. Il suo nome è ispirato alla lince, simbolo della sua attività precisa, attenta ed incisiva.

Proroga delle esenzioni per le abitazioni dei Comuni colpiti dal sisma

Un’altra novità per l’IMU nel 2023 riguarda la proroga delle esenzioni concesse per i fabbricati divenuti inagibili a seguito di terremoti che hanno colpito varie zone d’Italia negli anni, come quelli del 2016 nel Centro Italia e del 2012 in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Queste proroghe sono previste nei commi 750 e 768 della legge finanziaria n. 197/2022.

Nuova ILIA al posto dell’IMU per il Friuli Venezia Giulia

A partire dal 2023, nel Friuli Venezia Giulia, l’IMU sarà sostituita da una nuova imposta chiamata ILIA (Imposta Locale Immobiliare Autonoma). Questo cambio è previsto nei commi 834, 835 e 836. In particolare, il comma 834 autorizza l’applicazione della legge regionale 14 novembre 2022, n. 17, che istituisce e sostituisce l’IMU con l’ILIA per il Friuli Venezia Giulia.

Si precisa che questa norma prevede anche la deducibilità dell’ILIA dal reddito d’impresa e dal lavoro autonomo a partire dal 1 gennaio 2023. Tuttavia, queste disposizioni riguardanti l’abolizione dell’IMU a favore dell’ILIA sono valide solo per il Friuli Venezia Giulia e non per le altre regioni italiane.

Proroga della dichiarazione IMU per il 2021

Un’altra novità per l’IMU nel 2023 è la proroga al 30 giugno 2023 del termine per la presentazione della dichiarazione IMU relativa all’anno d’imposta 2021. Questa proroga è stata stabilita dall’articolo 3, comma 1, del “Decreto Milleproroghe”. Si ricorda che il “Decreto Semplificazioni” aveva già posticipato di sei mesi il termine di presentazione della dichiarazione IMU, portandolo dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022.

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