Codice tributo 1021 – cos’è e cosa devi sapere

Il codice tributo 1021 deve essere utilizzato dal contribuente quando effettua il versamento delle imposte sostitutive sulle riserve o i fondi in sospensione d’imposta, utilizzando il modello F24. La legge finanziaria del 2005 ha introdotto la possibilità di affrancare le riserve e i fondi che sono in regime di sospensione d’imposta, nonché i saldi attivi di rivalutazione che sono stati costituiti ai sensi di leggi di rivalutazione precedenti. Questo può essere fatto mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, dell’IRES e dell’IRAP.

È possibile affrancare le riserve e i fondi in sospensione d’imposta, anche se sono imputati al capitale sociale o al fondo di dotazione, che esistevano nel bilancio o nel rendiconto dell’esercizio alla fine del 31 dicembre 2004, insieme ai saldi attivi di rivalutazione. Tuttavia, non è possibile applicare questa possibilità alle riserve per ammortamenti anticipati, come stabilito dalla normativa.

Il contribuente ha la facoltà di esercitare l’affrancamento per tutti o solo alcuni dei fondi, delle riserve e dei saldi attivi di rivalutazione, e per l’intero ammontare o solo una parte. La legge prevede la possibilità di versare un’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dell’imposta sul reddito delle società e dell’imposta regionale sulle attività produttive nella misura del 10% per i casi sopra esposti, come previsto dal comma 473 della legge del 30 dicembre 2004.

Le riserve e i fondi in sospensione d’imposta sono costituiti in occasione di particolari eventi, in genere previsti da norme speciali, che rinviando l’imposizione fiscale al futuro, magari in coincidenza con la distribuzione di tali fondi e riserve ai soci o al verificarsi di uno dei presupposti altrimenti previsti.

Il codice tributo 1021 deve essere utilizzato per il versamento dell’imposta sostitutiva, ed è possibile utilizzarlo anche per un credito da compensare. Nel campo corrispondente agli importi a credito compensati va lasciato vuoto, mentre al Totale A va indicata la somma degli importi a debito verso l’Erario. Al Totale B bisogna inserire la somma degli eventuali importi a credito da compensare, sempre vantati verso l’Erario. Infine, al Saldo si ottiene la posizione contributiva netta. La natura agevolativa dell’imposta sostitutiva risiede nell’aliquota più bassa rispetto a quella prevista in caso di applicazione dell’IRPEF, dell’IRAP e relative addizionali.

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