Indice
Cosa vuol dire categorie protette?
Disciplina delle categorie protette
Quali sono le categorie protette?
- gli invalidi civili e di lavoro, che hanno rispettivamente una percentuale di invalidità pari o superiore al 46% e al 34%;
- non udenti, dalla nascita o prima di aver appreso la lingua parlata. In ogni caso si deve trattare di una disabilità legata a problematiche psichiche o a causa di guerra, di lavoro o di servizio;
- le persone non vedenti, comprese quelle che presentano per entrambi gli occhi un residuo visivo che non supera un decimo;
- invalidi di guerra, civili di guerra e di servizio.
Il gruppo definito “altre categorie“, comprende:
- figli e coniugi di persone decedute per causa di lavoro, di guerra o di servizio presso le pubbliche amministrazioni;
- figli e coniugi di soggetti riconosciuti grandi invalidi a causa di guerra, di servizio o di lavoro;
- i profughi italiani rimpatriati;
- le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Quali sono i requisiti per iscriversi nelle categorie protette?
Per essere inserito nelle categorie protette devi avere una condizioni di disagio riconosciuto dalle legge e certificato, ma anche rispettare alcuni requisiti. Innanzitutto, per poter usufruire di quanto previsto dalla legge 68/99, devi:
- avere almeno 15 anni;
- non essere vicino all’età per ricevere l’assegno pensionistico;
- essere disoccupato o inoccupato;
- disporre di una documentazione valida che certifichi l’invalidità o disabilità, rilasciate dalle aziende sanitarie locali o dall’ente previdenziale in base alla causa che ha generato il disagio.
Se hai i requisiti per iscriverti in una lista protetta devi rivolgerti al centro per l’impiego più vicino personalmente o delegando una persona di fiducia, per compilare una scheda e presentare la documentazione utile a dimostrare ii tuo handicap.
Come avviene l’inserimento nel lavoro?
Una volta iscritto nella lista protetta puoi usufruire del collocamento mirato. Quest’ultimo fa riferimento a un insieme di azioni e strumenti previsti dal legislatore, per agevolare la tua assunzione da parte delle aziende e la tua integrazione lavorativa. I centri per l’impiego devono valutare le capacità dei soggetti disabili e individuare mansioni e luoghi di lavoro adatti. A tal fine, stipula convenzione con le aziende disponibili ad assumere persone delle liste protette e a organizzare tirocini o percorsi formativi finalizzati al loro collocamento.
La legge 68/99 contiene anche l’obbligo per le aziende pubbliche e private di inserire nel loro organico personale iscritto nelle liste protette. In questi caso, dispone delle percentuali che tengono conto delle dimensioni dell’impresa e del numero dei dipendenti. I disabili devono essere pari ad almeno uno nelle imprese che hanno tra 15 e 35 dipendenti, e rappresentare il 7% quelle che ne hanno più di 50.
In genere, l’assunzione dei lavoratori disabili avviene per chiamata nominativa o numerica. La prima si verifica quando il datore sceglie dalla lista, una specifica persona in base ai requisiti che la rendono adatta alla mansione da svolgere. La seconda si basa sull’ordine della graduatoria stilata dal centro per l’impiego.
Nel caso del collocamento obbligatorio rientrano i posti riservati alle categorie protette, che leggi nei bandi di concorso. Naturalmente, l’assunzione dipende dal superamento delle prove selettive.