Calcolo cessione del quinto: come funziona?

calcolo cessione del quinto pensionati Fare un calcolo della cessione del quinto per pensionati è utile per avere un’idea di massima della somma che si potrà ottenere in prestito. A differenza di quanto succede nel caso dei prestiti personali, infatti, l’importo richiedibile con una cessione del quinto non è fisso, ma dipende dall’importo dello stipendio o della pensione.

Calcolo della cessione del quinto della pensione

Mentre il calcolo della cessione del quinto per i lavoratori dipendenti è più semplice, perché la rata massima è il 20% dello stipendio netto, nel caso dei pensionati bisogna avere qualche accortezza in più. La base di partenza per il calcolo della cessione del quinto è sempre la pensione netta, quella che rimane al pensionato dopo aver considerato tutte le trattenute fiscali e previdenziali. A partire da questo importo si determina la quota cedibile, pari al massimo a un quinto della pensione.

Come fare il calcolo della quota cedibile

Nel calcolo della quota cedibile della pensione bisogna tener conto della quota di pensione che per legge non può essere intaccata dal prestito. A tutela dei pensionati, l’INPS ha infatti stabilito una soglia di salvaguardia, uguale all’importo della pensione minima. Se il calcolo della rata della cessione del quinto portasse la pensione residua a scendere sotto la soglia di salvaguardia, l’importo della rata andrebbe ridotto. Se, ad esempio, il pensionato riceve una pensione lorda di 1.700 euro e ha trattenute per 200 euro, la pensione netta è di 1.500 euro. Il quinto cedibile della pensione in questo caso è di 300 euro al mese. Al momento della richiesta di un finanziamento con cessione del quinto della pensione, l’INPS tratterrà i 300 euro della rata e li verserà alla banca creditrice, mentre accrediterà al pensionato 1.200 euro ogni mese. Se invece il pensionato percepisce una pensione netta di 600 euro, un quinto della pensione corrisponde a 120 euro. Una volta trattenuto un quinto della pensione, al pensionato rimarrebbero 480 euro, meno dell’importo della pensione minima (l’importo varia di anno in anno, ma è di circa 500 euro). In questo caso, il pensionato non può cedere l’intero quinto della pensione. Nel caso in cui il calcolo del quinto facesse scendere l’importo della pensione al di sotto dell’importo del minimo, la rata cedibile andrebbe dedotta calcolando la differenza tra la pensione netta e la pensione minima. Nell’esempio fatto poco fa, ipotizzando una pensione minima di 500 euro, la rata del prestito potrebbe essere al massimo di 100 euro al mese, meno di un quinto.

Come fare il calcolo della cessione del quinto

Una volta capito come calcolare la rata cedibile, per completare il calcolo della cessione del quinto bisogna conoscere la durata del prestito e le spese previste nel contratto. Riprendendo l’esempio iniziale, ipotizzando una rata cedibile di 300 euro al mese e un prestito di durata decennale (il massimo previsto dalla legge), il montante del finanziamento sarebbe di 36.000 euro. Questa somma comprende il capitale e tutte le spese (interessi, spese di istruttoria, polizza assicurativa e spese accessorie). Per conoscere l’importo effettivo del prestito bisogna dedurre dal montante l’insieme degli interessi, l’importo della polizza e tutte le spese legate al finanziamento.

Come fare il calcolo del rinnovo della cessione del quinto

Chi ha bisogno di nuova liquidità o vuole allungare la durata del prestito può rinnovare il finanziamento. In genere, si può chiedere il rinnovo se si è rimborsato almeno il 40% del debito. Nel calcolo del rinnovo della cessione del quinto bisogna per prima cosa considerare il debito residuo e i costi a carico del cliente. Normalmente le spese di istruttoria e le spese accessorie devono essere pagate dal cliente anche in caso di estinzione anticipata del prestito, mentre gli interessi vengono scontati. La liquidità che si può ottenere in caso di rinnovo è data dalla differenza tra l’importo del nuovo finanziamento e l’importo risultante dal conteggio estintivo fatto dalla banca (debito residuo più spese).

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