IMU seconda casa quando non pagare

Come evitare di pagare l’IMU sulla seconda casa? Questa è una domanda comune tra milioni di italiani. Purtroppo, le soluzioni sono limitate ma esistono comunque delle opzioni. Secondo la legge sull’IMU, per essere esenti da questa imposta sulla proprietà secondaria, è necessario avere la residenza anagrafica nella stessa abitazione. Pertanto, se possiedi già una casa in cui sei residente (e godi dell’esenzione IMU come abitazione principale), dovrai pagare l’IMU sulla seconda casa in quanto essa viene considerata come tale.

Per non pagare IMU seconda casa, cosa fare?

Si tratta di abitazioni utilizzate occasionalmente o case per le vacanze. Nella maggior parte dei casi, queste abitazioni sono state acquistate come residenze estive (case per le vacanze) o per concederle in comodato gratuito ai figli. Questi investimenti possono essere visti da diverse prospettive.

  • Abitazioni acquistate o costruite per affittarle e ottenere un reddito.  In questo caso, l’imposta IMU potrebbe incidere solo fino a un certo punto poiché l’affitto della casa genera un’entrata che sarà sufficiente a coprire l’Imposta Municipale Unica (IMU).
  • Abitazioni acquistate o costruite per essere utilizzate come case per le vacanze. In questo caso, la casa sarà utilizzata come “dimora estiva” e, di conseguenza, sarà soggetta all’IMU come “altri fabbricati”.
  • Abitazioni acquistate o costruite per concederle in comodato gratuito ai figli. In questo caso, potrebbe essere possibile ottenere una riduzione dell’IMU se si registra il contratto presso l’agenzia delle entrate e lo si presenta all’ufficio tributi insieme alla richiesta di riduzione del 50%. La legge di stabilità 2016 (LEGGE n. 208/2015) ha modificato la normativa sul comodato gratuito IMU e ha stabilito determinati requisiti. In particolare, tale norma ha modificato la legge sul comodato gratuito con il comma 10 dell’art. 1.

Esenzioni IMU seconda casa: Esistono soluzioni per evitare di pagare l’IMU sulla seconda casa?

Per evitare di pagare l’IMU sulla seconda casa, puoi fare solo una cosa: puoi parlare con i tuoi figli per capire se uno di loro desidera stabilire la residenza anagrafica nella tua seconda casa. Se la risposta è positiva, puoi valutare l’opportunità di donarla a uno di loro e, in tal caso, diventerà la loro abitazione principale. In questa circostanza, l’unico costo a loro carico sarà quello dell’atto notarile e delle imposte statali legate all’acquisto.

Tuttavia, se l’acquisto viene effettuato come prima casa, ci sarà un notevole vantaggio fiscale sulle imposte statali menzionate. In questa situazione, tuo figlio avrà 18 mesi per trasferire la residenza nella casa al fine di mantenere le agevolazioni sulle imposte statali.

Tieni presente che, però, per essere esentati dall’IMU, è necessario trasferire la residenza anagrafica il prima possibile. Infatti, se si aspettano i 18 mesi, si potrebbe mantenere l’esenzione sulle imposte statali ma si dovrà comunque pagare l’IMU come seconda casa fino al trasferimento della residenza anagrafica nell’abitazione in questione. Pertanto, presta molta attenzione a questo aspetto perché potresti trovarti a pagare cifre considerevoli di IMU. Se non si presta sufficiente attenzione a questo punto, ci si accorgerà del problema solo dopo aver ricevuto la notifica di pagamento dell’IMU.

Ci sono anche altre soluzioni per pagare meno sulla seconda casa?

Nel paragrafo precedente abbiamo descritto la soluzione per non pagare l’IMU sulla tua seconda casa. Qui, invece, ti indichiamo due soluzioni per risparmiare il 50% sull’IMU per la seconda casa.

La prima soluzione è quella del comodato gratuito IMU a un figlio. In questo caso, ci sono due condizioni: registrare il contratto presso l’agenzia delle entrate e obbligare il figlio a stabilire la residenza anagrafica nell’abitazione.

Stipulare un contratto a canone concordato, se possibile: La stipulazione di un contratto a canone concordato potrebbe essere un’opzione vantaggiosa per risparmiare sulla IMU della seconda casa, qualora fosse possibile. Questo tipo di contratto prevede un canone di locazione stabilito in base a un accordo tra le parti, che di solito è inferiore rispetto al valore di mercato. Optando per un contratto a canone concordato, potresti beneficiare di una riduzione del 50% sull’IMU per la tua seconda casa.

Un’altra opzione da considerare è quella di trasformare la tua seconda casa in una casa vacanze ad uso turistico. In questo caso, dovresti aderire alle normative e agli obblighi previsti per le case vacanze, ma potresti godere di agevolazioni fiscali e di una tassazione meno gravosa sull’IMU. È importante informarsi sulle regole e i requisiti specifici per il tuo comune o regione per quanto riguarda le case vacanze.

Infine, potresti anche valutare l’opzione di vendere la tua seconda casa. In tal modo, elimineresti l’obbligo di pagare l’IMU su di essa. Prima di prendere una decisione del genere, è consigliabile consultare un professionista fiscale o un avvocato per comprendere le implicazioni fiscali e legali legate alla vendita della proprietà.

Ricorda sempre di informarti sulle leggi e le normative fiscali attuali e consultare esperti qualificati prima di prendere decisioni importanti riguardo all’IMU sulla tua seconda casa.

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