La giacenza media e il saldo del conto corrente sono due informazioni fondamentali di cui dovrebbero sempre essere consapevoli i contribuenti che richiedono una dichiarazione ISEE o che devono dimostrare la propria solvibilità. Vediamo come calcolarli in modo semplice e intuitivo, così che tu non debba utilizzare calcolatrici e strumenti vari.
Prima di tutto, bisogna capire che cosa sia la giacenza media. Semplice: è una media ponderata dei saldi rispetto ai tempi di giacenza degli stessi, e serve quindi a misurare la quantità di denaro che circola in un conto corrente. Quindi, il calcolo consiste nel rapportare la somma tra saldo e giorni di permanenza con il periodo di riferimento, che di solito è un anno.
A cosa serve calcolare la giacenza media?
La giacenza media serve, tra le altre cose, per l’ISEE. Quest’ultimo può essere richiesto attraverso la compilazione della DSU, cioè la dichiarazione sostitutiva unica, importante per accedere a molte agevolazioni previste dallo Stato per sostegno al reddito e tutele simili. Per garantire che questi soldi aiutino famiglie bisognose, lo stato utilizza diversi strumenti, inclusa la giacenza media. L’ISEE è comodo perché, in stato di degenza, può dare l’esenzione sanitaria o permettere di accedere al reddito di cittadinanza, o anche a delle borse di studio. L’importo va indicato nel modello ISEE, nel Quadro FC.2, prima sezione.
La giacenza media permette allo Stato di comprendere se il richiedente è “ricco”, oppure “povero”, e ha diritto a certi sussidi, dalla riduzione dei costi dei pasti fino alle mense scolastiche e tanto altro. La giacenza media è anche fondamentale per comprendere il valore medio annuale del conto corrente e quindi per pagare l’imposta di bollo. Questa imposta dev’essere pagata solo se il valore supera 5 mila euro. Lo stesso vale per altri conti, come per esempio il libretto postale con rendiconto annuale.
Solitamente, le banche con sistemi online danno un’attestazione automatica della giacenza media come allegato, o in calce all’ultimo estratto conto dell’anno in questione. Se questo non dovesse essere il caso, dovrai calcolare la giacenza media da solo. Se hai necessità di individuare il valore trimestrale o annuale, potrai utilizzare calcolatori online che ti permetteranno di ottenere l’informazione senza difficoltà. Solitamente dovrebbe essere sufficiente inserire la data e il saldo iniziale, e poi le variazioni del periodo.
Come si calcola la giacenza media annua?
E se invece si volesse calcolare la giacenza media annua? In quel caso, si dovranno utilizzare gli estratti conto, nei quali si troveranno i dati che serviranno per calcolare la somma delle giacenze giornaliere, che poi saranno da dividere per 365. Successivamente, sarà necessario identificare i numeri creditori, che potrebbero avere nomi diversi a seconda della banca. Ad esempio, potrebbero essere indicati come “calcolo delle competenze o degli interessi”, “riassunto scalare” o “scalare per valuta”.
La giacenza media può essere ottenuta dagli estratti conto bancari dell’anno. Per ognuno di questi, dovranno essere individuati i numeri creditori totali, sommarli e dividerli per 365. Se il conto corrente dovesse essere cointestato, la quota di saldo e giacenza sarà solitamente il 50% se i titolari del conto sono due. 33,3% se sono in tre, e via dicendo.
Siccome l’indicatore è necessario per determinare la DSU, la banca è obbligata a comunicare al cliente la sua giacenza media. Per cui non dovrai calcolare nulla. Solitamente, questi dati sono comunicati assieme all’emissione dell’estratto conto nel quarto triestre, cioè quello che chiude l’anno. Se ti rendi conto di non aver ricevuto questo dato, controllalo tu stesso. Vai sull’home banking del tuo conto e poi cerca la sezione dove leggere l’importo, calcolato automaticamente.