Fideiussione bancaria: che cos’è e come funziona

Tra i servizi di natura finanziaria più conosciuti nel nostro Paese rientra di diritto la fideiussione bancaria, un servizio in larga diffusione ormai da qualche decennio e finalizzato alla concessione di precise garanzie. Una forma di garanzia che gli istituti bancari concedono a società e alle persone fisiche, con lo scopo di assicurare i pagamenti da parte dei debitori interessati. Dopo le dovute premesse del caso vediamo di seguito cos’è e come funziona la fideiussione bancaria.

Cos’è una fideiussione bancaria

Quando si parla di fideiussione si fa riferimento a un contratto giuridico, regolato dall’articolo 1936 del Codice Civile del nostro Paese, con cui dei soggetti (fideiussori) assumono l’obbligo nei riguardi dei creditori di soddisfare un’obbligazione assunta da altri soggetti (debitori). La fideiussione bancaria è una speciale tutela con la quale è un istituto bancario ad assicurare l’adempimento delle persone che ne fanno richiesta. In genere, la richiesta di una simile fideiussione, viene fatta da un soggetto alla propria banca all’atto della stipula di un contratto di natura economica con una parte terza. Non vi è alcuna limitazione rispetto alla somma da garantire ma è l’istituto di credito, attraverso un attento esame di alcune valutazioni, a controllare i requisiti di affidabilità dei clienti per la definizione della cifra di denaro da coprire con la garanzia da concedere.

All’atto della concessione della fideiussione, inoltre, è facoltà della banca richiedere all’interessato il versamento di un deposito a titolo cauzionale. Una forma di garanzia che può essere solidale oppure con beneficio di escussione. Con la fideiussione solidale l’istituto bancario garantisce tutta la somma di denaro dovuta dai clienti, mentre con la fideiussione bancaria caratterizzata dalla formula del beneficio di escussione le parti coinvolte possono convenire che il fideiussore corrisponda eventualmente solamente la somma residua. In pratica, in quest’ultimo caso, l’istituto bancario è tenuto a saldare solo quella parte residua che, alla fine del contratto, il debitore non ha provveduto a pagare.

Fideiussione bancaria: funzionamento

Con la fideiussione bancaria c’è il coinvolgimento contrattuale di tre fondamentali soggetti:

  • la società o la persona fisica che stipula la garanzia (debitore);
  • il soggetto incaricato alla concessione della polizza, dunque l’istituto bancario (fideiussore);
  • il soggetto beneficiario della polizza a garanzia (creditore).

Trattasi di una garanzia concessa dalla banca dietro richiesta dei debitori, società o persone fisiche, da regolarizzare con una stipula contrattuale tra l’istituto di credito e il debitore. In parole semplice una formula contrattuale che prevede, nei casi di un mancato pagamento di un canone di affitto o di un mancato versamento di una rata di finanziamento, l’intervento della banca per assolvere al pagamento della somma oggetto della garanzia.

Dunque, l’importo garantito con tale formula, è lo stesso del prestito o del contratto di locazione. La fideiussione bancaria presuppone anche, da parte del richiedente, la corresponsione alla banca di una commissione. Si tratta di una somma concordata a livello percentuale da applicare in base al debito contrattualizzato dal cliente e che cambia a seconda della banca interessata. Una percentuale che quindi può cambiare da istituto a istituto, ma che in genere è pari circa all’1% del valore del debito.

Ai fini della concessione di una fideiussione bancaria, l’istituto di credito chiede al debitore anche la presentazione di alcuni documenti per tutelarsi da eventuali insolvenze. Per esempio, a parte naturalmente le copie di un valido documento di riconoscimento e del codice fiscale, l’istituto di credito chiede al debitore di presentare copie delle ultime tre buste paga o il Modello Unico, nel caso il richiedente sia in possesso di una partita IVA. Contro garanzie richieste dalla banca per controllare la reale possibilità del debitore di assolvere agli impegni presi e per ridurre appunto i rischi di insolvenza. La tempistica per l’accettazione della fideiussione si aggira intorno ai 15/20 giorni, anche se i tempi potrebbero allungarsi di qualche settimana in base alla complessità del processo burocratico previsto dalla banca coinvolta.

Inoltre, una volta formalizzata la fideiussione bancaria, l’istituto di credito provvede a segnalare l’operazione alla Centrale di Rischio della Banca d’Italia, una maniera per scongiurare da parte del debitore le richieste di altri finanziamenti ad altre banche.

Fideiussione bancaria: conclusioni

La fideiussione bancaria è una delle formule di garanzia più richiesta principalmente dalle società, che solitamente stipulano un contratto del genere a garanzia della richiesta, fatta alle regioni o allo Stato, di un finanziamento agevolato oppure per la partecipazione a qualche gara di appalto. I privati cittadini, invece, spesso ricorrono alla fideiussione bancaria per volere dei proprietari degli immobili nei casi di affitto di abitazioni. Uno strumento efficace dunque per i creditori, in quanto con questa modalità la restituzione della somma è assolutamente garantita e i loro diritti rispettati.

Detto questo, alla luce di un mercato finanziario capace di proporre una grande offerta, prima di mettere nero su bianco un contratto di fideiussione bancaria è opportuno valutare le varie offerte delle diverse banche, operazione semplificata notevolmente dai comparatori online presenti in rete, veloci e funzionali strumenti che danno la possibilità di consultare in poco tempo e con pochi click le offerte di mercato. È infatti sufficiente compilare i format di riferimento con le indicazioni di poche informazioni personali per conoscere le offerte, una modalità per una scelta cosciente e conveniente sotto ogni punto di vista.

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