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Ascoltando il telegiornale o leggendo un quotidiano, ti sarà capitato sicuramente di sentir parlare di turbativa d’asta. Si tratta di un reato che viene punito severamente dalla legge e che si configura nell’ambito delle aste pubbliche perché ne compromettono il buon andamento. Scopri, allora, in che cosa consiste la turbativa d’asta, quali sono i provvedimenti che la legge prende per contrastarla e come si può evitare di incorrere in questo reato.
In che cosa consiste la turbativa d’asta
Per capire in che cosa consiste la turbativa d’asta si deve partire da un presupposto importante. Nelle aste giudiziarie, indipendentemente dal tipo di bene che si propone, l’obiettivo degli organizzatori e quindi anche della legge è quello di garantire che l’asta venga svolta nella più totale trasparenza, evitando che il bene possa essere sopravvalutato oppure, al contrario, stimato al ribasso a causa dell’azione di fattori esterni.
Purtroppo non sempre è possibile riuscire a garantire una situazione di serenità perché, soprattutto quando si tratta di beni immobiliari, il bene venduto a ribasso può far gola anche a malintenzionati. L’intenzione del legislatore, allora, è quello di evitare che ciò possa accadere. A regolamentare il reato di turbativa d’asta è l’articolo 353 del Codice Penale secondo il quale si configura quando un soggetto, con violenza o con la promessa di una ricompensa, tenta di favorire l’assegnazione del loro o allontanare potenziali acquirenti. Un comportamento del genere viene ovviamente sanzionato dalla legge. Vale la pena ricordare che non è necessaria la presenza di un intermediario per prendere parte ad un’asta pubblica in quanto qualunque cittadino può prendervi parte.
Quali sono le manifestazioni più classiche della turbativa d’asta
Ci sono alcune strategie tipiche che sono messe in piedi da coloro che hanno intenzione di praticare una turbativa d’asta: è bene conoscerle per evitare di poter incautamente incorrere in comportamenti scorretti. La forma di turbativa più comune è quella dell’offerta di comodo in base al quale, per dare l’idea di un’asta svolta secondo la norma, viene presentata un’offerta che è ovviamente molto lontana da quella che deve necessariamente vincere.
Una seconda manifestazione di turbativa d’asta è rappresentata semplicemente dall’assenza di altre offerte, per cui vince l’unica presente. Anche far ruotare le offerte è considerata una turbativa d’asta. In questo caso un gruppo di pretendenti si accorda per far sì che a turno possano tutti risultare vincitori di un’asta di proprio interesse. Queste ovviamente sono solo le manifestazioni più eclatanti di questo reato ma i termini che configurano questo reato sono molto vari e sono sempre oggetto di grande attenzione da parte del legislatore.
Che cosa dice la legge in relazione alla turbativa d’asta
La turbativa d’asta è spiegata e dettagliata nello specifico, come hai già avuto modo di leggere, nell’articolo 353 del Codice Penale. Tuttavia la giurisprudenza ha avuto modo di trattare questo reato in modo specifico in varie occasioni. In particolare molte sentenze della Cassazione hanno contribuito, nel corso del tempo, a specificare in modo ancora più dettagliato in quali circostanze questo reato si configura. Grazie proprio ad una sentenza della Cassazione, la 28388 del 2017, è stato stabilito che si tratta di turbativa d’asta anche quando l’asta è conclusa ma il bene non è ancora passato nella disponibilità del vincitore dell’asta.
Quali sono le conseguenze più importanti della turbativa d’asta
Come già detto, il legislatore ha interesse che le aste giudiziarie, di qualunque tipo, possano essere svolte nella massima trasparenza. Per questo motivo il reato di turbativa d’asta viene punito con estrema severità. In particolare sempre l’articolo 353 definisce anche quali siano le pene alle quali va incontro colui che si macchia di questo reato. Chi viene riconosciuto colpevole di turbativa d’asta, rischia una pena carceraria che va dai 6 mesi fino ai 5 anni di reclusione. Inoltre è prevista anche una multa amministrativa il cui importo può variare da un minimo di 103 euro fino ad un massimo di 1032. Dal punto di vista amministrativo, poi, esiste un’aggravante se colui che viene ritenuto colpevole del reato è pure un preposto della legge. In questo caso la multa sale e diventa compresa fra un minimo di 516 fino ad un massimo di 2065 euro. Resta invariata, invece, la pena detentiva prevista in questi casi.
Come riuscire ad evitare il reato della turbativa d’asta
Come fare ad evitare il reato di turbativa d’asta? La domanda può sembrare quasi superflua e la risposta abbastanza scontata: è fondamentale non venir meno a quelle che sono le regole di partecipazione libera ad un’asta giudiziaria. In realtà, però, il dubbio nasce dal fatto che il mondo delle aste giudiziarie è molto complesso e le regole da seguire sono effettivamente complesse e non alla portata di tutti. Va ricordato, infatti, che le aste sono definite pubbliche proprio per il fatto che chiunque può prendervi parte, quindi anche tantissimi soggetti che non hanno esperienza nel settore e possono correre il rischio di sbagliare qualcosa. Proprio per questo motivo il consiglio migliore che puoi seguire è quello di rivolgersi a specialisti del settore che possano aiutare a muoversi in modo sicuro in questo campo, dando la possibilità di vincere un’asta, che sia immobiliare o meno, senza il rischio di incorrere in qualche ingenuità che possa però configurare il reato di turbativa d’asta.