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I buoni fruttiferi postali cointestati uno strumento di investimento che garantisce un alto livello di sicurezza, in quanto non varia a seconda del tasso di rischio di mercato. Scopri tutto quello che c’è da sapere su questo strumento di investimento.
Buoni fruttiferi postali cointestati: di cosa stiamo parlando
Cosa sono i buoni fruttiferi postali cointestati? Come puoi evincere già dal nome, stiamo parlando di titoli di risparmio intestati a più persone, che scelgono di condividere l’investimento dei loro risparmi. Entrando nei particolari, è necessario che tu attesti la presenza della sigla PRF o CPFR, il cui senso è con pari facoltà di rimborso. Nei paragrafi seguenti, tratteremo nel dettaglio cosa significa questa dicitura.
Chi può riscuotere i buoni fruttiferi postali cointestati
Prima di pensare di riscuotere un buono fruttifero postale cointestato, sappi che puoi attivarlo solo presso un qualsiasi ufficio postale. Puoi riceverlo solo se sei un intestatario e devi rispettare ogni scadenza in merito. Buoni di questo tipo possono essere intestati in maniera simultanea fino a un massimo di quattro persone, ognuna delle quali possiede la piena facoltà di rimborso. Ad ogni modo, presta attenzione a qualsiasi clausola che preveda l’esclusione di tale opzione. Ovviamente, i cointestatari possono decidere insieme come agire a proposito. Ai BFPC non possono accedere profili minorenni, che hanno solo la possibilità di attivare buoni minori non fruttiferi. Ciò che conta è che tu agisca con tutta la dovuta attenzione, scongiurando qualsisi tipo di problematica.
Cosa sono i buoni con pari facoltà di rimborso
Se accedi a un buono fruttifero postale la cui emissione è datata dopo il 28 dicembre 2000, lo stesso deve possedere la clausola con pari facoltà di rimborso. Ciò significa che ogni intestatario può farsi rimborsare il buono in maniera autonoma. Se vuoi farlo, è sufficiente presentare il titolo direttamente presso un ufficio delle Poste Italiane e attendere che la somma richiesta ti venga corrisposta. Se questa clausola non è specificata, puoi riscuotere la cifra del buono solo se ti presenti all’ufficio postale insieme agli altri intestatari. Ovviamente, bisogna essere in possesso di un titolo di riconoscimento, senza il quale ogni proposta del genere non può essere considerata valida. Inoltre, sul sito di Poste Italiane, puoi conoscere il rendimento del tuo buono fruttifero e calcolarlo in perfetta autonomia. In caso di decesso di un cointestatario, la regola del CPFR resta comunque valida per i suoi eredi diretti.
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Come e quando rimborsare un buono fruttifero postale cointestato
Hai intenzione di cambiare l’intestazione di un buono fruttifero postale? Purtroppo non è possibile. Infatti, stiamo parlando di titoli nominativi, i cui titolari sono inseriti nell’Anagrafe delle Poste Italiane. Non puoi cederli né modificarli in alcun modo, a meno che uno degli intestatari non deceda. Se il buono non ti interessa più, puoi comunque chiederne il rimborso, magari in accordo con gli altri intestatari. Al tempo stesso, hai la facoltà di richiederne un altro senza alcuna difficoltà e insieme agli intestatari che ritieni più affidabili. Presenta il documento di identità di chi vuole ricevere l’intestazione, oltre alle sue generalità principali. In caso di decesso di un cointestatario, devi presentarti presso un ufficio di Poste Italiane e ricevere i rimborsi richiesti, con i conseguenti interessi maturati nel corso degli anni. Puoi farlo anche senza la clausola di pari facoltà di rimborso se gli eredi della figura deceduta non si oppongono.
Presta attenzione all’appropriazione indebita
Quando scegli di aprire uno o più buoni fruttiferi postali cointestati, è necessario fare sempre attenzione a tutte le clausole. Infatti, se un titolo del genere non prevede la PFR, puoi rischiare di perderne i guadagni in maniera poco lecita e trasparente. Il soggetto che compie un atto del genere può essere considerato fuori legge, dato che sta commettendo una truffa vera e propria. Infatti, le Poste Italiane non possono rimborsare il buono fruttifero a un solo intestatario se non è in vigore la CPFR. Inoltre, se un cointestatario è deceduto e un altro ancora vivo sceglie di dichiarare l’assenza di eredi dell’altro al fine di guadagnare l’intera somma del buono, si può parlare ancora una volta di appropriazione indebita, alla quale va aggiunto la dichiarazione del falso. In tali circostanze, le conseguenze civili e penali potrebbero essere molto gravi.
Come acquistare un buono fruttifero postale cointestato
Nel complesso, i buoni fruttiferi postali cointestati ti danno l’opportunità di maturare un ottimo gruzzolo e ritrovartelo nei momenti giusti. Se vuoi acquistarne uno, puoi farlo presso un ufficio delle Poste Italiane, o tramite mezzo telematico fornito sempre da Poste Italiane. In entrambi i casi, agisci con tutta la dovuta cautela e scegli solo persone fidate. Se qualcosa va storto, devi sempre tenere la situazione sotto il tuo pieno controllo per non perdere una somma di denaro che ti spetterebbe di diritto